La corale

“Eppure tu sei il Santo, che dimori nelle lodi d’Israele” (Salmi 22:3)

Quando negli anni ’90 iniziammo il nostro percorso come comunità cristiana avevamo solo una chitarra e una tastiera a disposizione, o addirittura potevamo contare solo su uno dei due strumenti. Il coro non era un vero e proprio coro: avevamo solo una voce femminile che guidava la lode e l’adorazione,  presto affiancata da una maschile. Negli anni il coro è aumentato, in circa dieci anni contavamo di ben sette voci femminili e quattro maschili; i musicisti che s’erano avvicendati in quegli anni, invece, si erano trasferiti con le famiglie e /o avevamo risposto a una chiamata diversa. Per molti anni il finalmente numeroso coro ha usato basi musicali cristiane. Avevamo anche investito in un mixer semi-professionale e uno di noi si era improvvisato fonico, imparando poco a poco a gestire per il meglio il suono in sala. Quando i nostri figli cominciavano a crescere e capivamo che tra di loro c’era qualcuno che amava la musica, li  abbiamo coinvolti nelle prove di canto e alcuni di loro si ritrovarono anche a studiare degli strumenti. Nel coro degli “adulti” ormai facevamo parte fissa due ragazzi in particolare (una voce femminile e una maschile). Nel frattempo le basi cominciavano a lasciare il posto agli strumenti: un basso, una chitarra e una tastiera…fino all’avvento della batteria grazie alla buona volontà di un ragazzo che aveva accettato Gesù nella sua vita e aveva messo a disposizione di tutti noi il suo talento. Trasferiti nel 2011 nel locale di culto che avevamo edificato, per la grazia di Dio siamo riusciti a comprare un mixer professionale e un impianto audio ad hoc per le esigenti condizioni della nuova sala.

Il mixer gestisce ad oggi non solo il suono degli strumenti di cui negli anni ci siamo forniti e dei microfoni, ma anche l’audio delle proiezioni video che di tanto in tanto usiamo in sala. Ora il mixerista ha seguito un corso e non è più autodidatta. Il corpo strumentale oggi è formato da chitarra (acustica ed elettrica), tastiera e batteria. Il coro consta di  due voci delle vecchia guardia e due voci “giovani” (con alle spalle anni di prove in chiesa e scuola canto a casa). La decisione di una gerarchia con un capo-coro e un responsabile strumenti, il bisogno di prove settimanali e costanti, l’impegno a seguire corsi di musica, l’acquisto di strumenti professionali non sono state nel tempo scelte dettate da una ricerca di fama, di notorietà o di retribuzione salariata, ma sono state e sono la voglia di dare il meglio al nostro Dio, sapendo che la lode è una cosa seria.

Il salmo 22: ci dice che “Dio dimora nelle lodi del Suo popolo” ed ancora il salmo 100:4 ci trasmette l’importanza della lode e del ringraziamento, le due cose con cui Dio vuol che entriamo nei Suoi cortili. Ancora in Isaia 61:3 leggiamo come una delle opere del Messia  è sostituire col “manto della lode” lo spirito di abbattimento. Anche in 1 Samuele 16:23 leggiamo come lo spirito di Saul cambiava in serenità quando Davide suonava l’arpa. Quante volte ci capita che un canto al Signore ci risollevi l’anima mentre ci sentivamo abbattuti e scoraggiati? Quante volte abbiamo trovato risposte di forza nelle parole delle lodi al nostro Dio?

Ma la lode è anche parte dell’armamento del soldato cristiano contro il nemico come leggiamo nel salmo 149:6-9 ed ancora Dio combatte e trionfa per noi mentre cantiamo e lodiamo Lui e squilliamo le trombe (vedi esempi 2 Cronache 20:22, Giudici 7:22, Giosuè 6:20).

Questo slideshow richiede JavaScript.

I commenti sono chiusi.